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Autostrada Pa-Me…si paga, per un servizio inesistente

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Si parla sempre più spesso di Ponte sullo Stretto di Messina, soprattutto da parte della politica che tenta, con ripetute tornate, di promuoverla come la migliore soluzione non soltanto per collegare la Sicilia al resto d'Italia in maniera permanente ma anche per creare una continuità territoriale e stradale. Tutto ciò si scontra però con la consolidata inefficienza della rete stradale e soprattutto autostradale siciliana.

Perché pagare su un'autostrada (A20 Palermo - Messina) se il servizio reso non è neanche prossimo alla sufficienza? Percorrerla in questo periodo è un vero tormento. Dalle continue lunghissime interruzioni che la rendono mono corsia per buona parte dei 230 km circa, alle gallerie non illuminate dove è facile ritrovarsi all'improvviso con pozzanghere d'acqua dovute alle tantissime infiltrazioni piovane e un manto stradale da trazzera evoluta. Non basta! Anche le indicazioni delle notevoli deviazioni sono spesso poche chiare. Può essere considerata questa un’autostrada? Nel 1923 furono di un italiano, l'ingegner Piero Puricelli, l'idea e il progetto di queste strade senza incroci a raso con altre arterie, riservate al traffico veloce delle auto e dei veicoli a motore, escludendo ogni altro veicolo, con il pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione.

In realtà buona parte della rete autostradale siciliana è priva di pedaggio, soltanto in alcune tratte si deve eseguire il pagamento al casello o, in alternativa, utilizzare il telepass. Il sistema viario è gestito da due enti, il CAS (Consorzio Autostrade Siciliane) e l'ANAS ed è interamente a due corsie e
il pedaggio è riscosso dalla società autostradale. Il prezzo è concordato ogni anno tra l'Anas e la società concessionaria in conformità a calcoli complessi che comprendono i dati di traffico, la redditività, parte dell'inflazione, la realizzazione degli investimenti, la qualità del servizio. Forse la qualità del servizio dovrebbe essere considerata la prima voce che in questo caso specifico dovrebbe fare quasi azzerare il pedaggio, tenuto conto che una quota indicativa è destinata anche alle istituzioni pubbliche preposte alla vigilanza e al controllo del sistema autostradale.

Non è bastata la multa di 500mila euro al CAS dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato grazie alle ripetute segnalazioni effettuate da Federconsumatori Sicilia tra aprile e settembre 2021 in merito al forte disagio arrecato agli automobilisti siciliani dai numerosi lunghissimi cantieri sulle autostrade A20 Messina Palermo. All'origine di questo provvedimento ci sono le ripetute segnalazioni, effettuate da Federconsumatori Sicilia tra aprile e settembre 2021, in merito al forte disagio arrecato agli automobilisti siciliani dai numerosi lunghissimi cantieri sulle autostrade A20 Messina Palermo che ahimè prosegue e peraltro, non si riesce a vedere l’uscita da questo tunnel (tanto per rimanere in argomento) in tempi brevi e certi!

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