ROMA - È giunta anche al ministero della Giustizia la 'Peregrinatio Beati Rosarii Livatino - Fidei et Justitiae Martyris', evento voluto dalla Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria Odigitria dei Siciliani in Roma, che ha curato l’esposizione della venerata reliquia del magistrato siciliano Rosario Angelo Livatino, primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica.
di Agenzia DIRE
Dotare tutti i plessi scolastici della Sicilia della certificazione di vulnerabilità sismica, documento necessario per ottenere finanziamenti pubblici, a partire da quelli de Pnrr, per ristrutturazioni e interventi di edilizia e per migliorare la sicurezza delle strutture.
Da Regione Sicilia
L'assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro ha pubblicato l'elenco regionale dei mediatori culturali. Si tratta di uno dei primi sull'intero territorio nazionale.
Da Regione Sicilia
PALERMO - Matteo Messina Denaro, il capomafia arrestato lunedì a Palermo dopo trent'anni di latitanza, ha rinunciato a presenziare al processo d'appello sui mandanti delle stragi di Capaci e via D'Amelio che si tiene nell'aula bunker del carcere di Caltanissetta e che lo vede tra gli imputati.
di Agenzia DIRE
Nella settimana dal 9 al 15 gennaio si è registrato in Sicilia un calo delle nuove infezioni da Covid-19, in linea con la tendenza nazionale.
Da Regione Sicilia
Sostegno ad agricoltori e allevatori, soprattutto nelle aree interne; modernizzazione e innovazione del sistema agroalimentare favorendo l'aggregazione territoriale; valorizzazione del paesaggio rurale.
Da Regione Sicilia
(Adnkronos) - La morte di Attilio Manca, l'urologo di Barcellona Pozzo di Gotto trovato morto nel 2004 nella sua casa di Viterbo, è "imputabile a un omicidio di mafia e che l'associazione mafiosa che ne ha preso parte (non è chiaro se nel ruolo di mandante o organizzatrice o esecutrice)" è "da individuarsi in quella facente capo alla famiglia di Barcellona Pozzo di Gotto".
da Adnkronos
CAMPOBELLO DI MAZARA (TRAPANI) (ITALPRESS) – Un terzo covo in cui avrebbe vissuto il boss Matteo Messina Denaro è stato scoperto a Campobello di Mazara, nel Trapanese, dove già ieri sono stati individuati gli altri due rifugi del capomafia.
da Italpress
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ROMA - "Un messaggio messo in una bottiglia e lanciato nell'oceano: la speranza è che Matteo Messina Denaro, visto il suo ruolo in Cosa nostra, possa essere a conoscenza di informazioni importanti sulla scomparsa di Denise e che, eventualmente, decida di riparare in parte ai reati che ha commesso aiutando la giustizia a fare luce sul caso.
di Agenzia DIRE
Adottare una strategia contro lo sfruttamento e il caporalato, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro specifici sulla materia.
Da Regione Sicilia
PALERMO (ITALPRESS) – “Ho avuto un brevissimo incontro con Matteo Messina Denaro per verificare le sue condizioni cliniche, gli ho assicurato quello che lo Stato deve assicurargli, vale a dire la piena assistenza medica.
da Italpress
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PALERMO (ITALPRESS) – Al vaglio degli investigatori i due telefonini sequestrati al boss Matteo Messina Denaro il giorno della cattura a Palermo, alla clinica La Maddalena.
da Italpress
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Al via l'iter della progettazione relativa alla pedemontana di Palermo, la tangenziale che collegherebbe le autostrade A19 (Palermo-Catania) e A29 (Palermo-Mazara del Vallo), consentendo la razionalizzazione del traffico extraurbano che attualmente transita interamente su viale della Regione Siciliana.
Da Regione Sicilia
PALERMO (ITALPRESS) – “Fratel Biagio era laico cristiano, un mite potente lottatore”. Così l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, durante l’omelia della funzione per i funerali del missionario scomparso all’età di 59 anni.
da Italpress
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NAPOLI - Stretto nel montone che indossava al momento del suo arresto nella clinica La Maddalena di Palermo, con in testa lo stesso cappello in lana, Matteo Messina Denaro ieri sera ha lasciato la caserma San Lorenzo di Palermo e, a bordo di un'auto dei carabinieri, è stato trasferito all'aeroporto di Boccadifalco.
di Agenzia DIRE
Finisce la lunga latitanza del boss di Cosa nostra
da Marco Vitaloni
vivere.biz/marcovitaloni
CATANIA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando provinciale di Catania stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di quattro soggetti, per i reati di induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione per un atto contrario ai propri doveri d’ufficio e contraffazione e uso di pubblici sigilli.
da Italpress
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